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Vite

Vite

Classe: Magnoliopsida;
Ordine: Rhamnales;
Famiglia: Vitaceae;
Genere: Vitis

Origine e diffusione
L’utilizzo della vite come pianta coltivata sarebbe cominciato nella cosiddetta “mezzaluna fertile” della Mesopotamia, in Medio Oriente, il cui nome deriva dal fatto di essere stata una delle prime culle dell’agricoltura. In seguito altre teorie, come quella di Levadoux, hanno sostenuto una corrente più “occidentalista” secondo cui, invece, molte varietà di viti coltivate in Europa Occidentale derivano dalla domesticazione di viti selvatiche locali ed altre da incroci avvenuti successivamente tra viti locali ed esemplari portati dall’Oriente.

Descrizione botanica
Portamento: La pianta è un arbusto rampicante con portamento generalmente determinato dal sistema di allevamento. Il portamento naturale è irregolare, con ramificazione rada ma molto sviluppata in lunghezza, anche diversi metri.
Foglie: sono palmate, con lembo intero o suddiviso in genere in 3 o 5 lobi più o meno profondi; Il margine è irregolarmente dentato; la superficie è glabra oppure rivestita da una peluria più o meno sviluppata: in genere la pagina superiore è glabra oppure aracnoidea; la pagina inferiore può essere rada, aracnoidea o più o meno fittamente tomentosa fino ad essere cotonosa.
Fiori: l'infiorescenza è costituita da un asse principale (rachide) sul quale sono i racimoli, divisi in vari ordini, l'ultimo dei quali è detto pedicello e porta il fiore. I fiori sono ermafroditi, bianchi, con calice con 5 sepali e corolla di 5 petali; cinque sono anche gli stami; l'ovario è bicarpellare e contiene 4 ovuli.
Frutti: è una bacca (acino), costituito da un epicarpo o buccia, dal mesocarpo o polpa (tessuto molle e succoso) e dall'endocarpo (tessuto membranoso in cui sono contenuti i semi o vinaccioli). Gli acini sono posti sui pedicelli che formano, con le ramificazioni del grappolo, il raspo o graspo. La forma, la dimensione, il colore e il sapore variano a seconda della varietà.

Esigenze pedoclimatiche
Terreno: medio impasto, da evitare i terreni argillosi e quelli sabbiosi; sono invece adatti alla coltivazione i terreni sassosi,
Ph suolo: 6,5-7,5
Clima: la vite è una pianta che, dal punto di vista climatica, è estremamente adattabile; l’importante è assicurarle una posizione in pieno sole;

Forme di allevamento: Guyot semplice, Cordone speronato, Tendone, Alberello, Pergola

Lavorazione specifiche: cimatura, scacchiatura, sfogliatura, incisioni anulari, potatura di produzione

Irrigazione: La vite è una pianta con limitate esigenze idriche, ma è necessario provvedere a soddisfarne i fabbisogni irrigui per ottenere un buon prodotto. In alcune zone viticole, laddove la piovosità e il terreno non garantiscano una sufficiente presenza di acqua, è necessario ricorrere all'irrigazione per evitare lo stress idrico.

Concimazione: 100 kg di Azoto, 60 kg di anidride fosforica, 130-170 kg di ossido di potassio

Raccolta : Settembre - Ottobre

Avversità:

  • Funghi: Antracnosi, Botrite, Mal dell'esca, Marciume acido, Marciume nero, Oidio, Peronospora, Caria bianca
  • Insetti: Cocciniglia, Metcalfa, Pulvinaria, Eriofide, Ragnetto giallo, Ragnetto rosso

Caratteristiche nutrizionali: Vitamina A,B,C, Acido malico, citrico, tartarico, Calco, Fosforo, Magnesio, Polifenoli.

 
Regione Emilia Romagna
Repubblica Italiana
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

L'Europa investe nelle zone rurali
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